Il controllo dell'ipotalamo si fonda sulla riconversione del desiderio in volontà. Non dobbiamo mai dimenticare che il desiderio ha origine dalla volontà. La volontà viene modificata nella discesa della monade, quando questa attraversa il piano astrale:
Quando la Monade emana i suoi raggi nella materia del terzo, quarto e quinto piano, e si appropria un atomo d'ognuno di essi, crea ciò che viene spesso chiamato il suo "riflesso nella materia"; lo "Spirito" umano, e l'aspetto Volontà della Monade si rispecchiano nell'Atma umano, e risiedono sul terzo piano, o atomico. Naturalmente questa prima ipostasi è indebolita dai veli di materia in cui è avvolta, ma non è assolutamente distorta; come un buono specchio riproduce l'immagine perfetta d'un oggetto, così lo Spirito umano, Atma-Buddhi-Manas, è un'immagine perfetta della Monade, è, anzi, la Monade stessa, velata in materia più densa. Ma, come uno specchio concavo o convesso dà un'immagine distorta dell'oggetto che gli è posto dinanzi, così gli ulteriori riflessi dello Spirito nella materia ancor più densa in cui si involve, non ne danno che immagini distorte.
Così quando la Volontà, nel suo progresso involutivo, velandosi sempre più su ogni piano, raggiunge il mondo immediatamente superiore al fisico, l'astrale, vi appare come Desiderio. Il Desiderio manifesta l'energia, la concentrazione, le impellenti caratteristiche della Volontà, ma la materia ha usurpato allo Spirito il suo governo, la sua direzione, e vi domina in vece sua. Il Desiderio è la Volontà detronizzata, prigioniera, schiava della materia. Non è più spontanea, ma vien determinata dalle attrazioni dell'ambiente.
Tale è la differenza fra Volontà e Desiderio. L'intima natura è uguale in entrambi, perché in realtà essi non sono se non un'unico impulso, quello spontaneo dell'Atma, l'unica forza motrice dell'uomo, ciò che spinge all'attività, all'azione sul mondo esterno, sul Non-Sé. Quando il Sé determina l'attività, indipendentemente da attrazioni o repulsioni verso oggetti circostanti, allora è la Volontà che si manifesta. Quando attrazioni o repulsioni esterne determinano l'attività, e l'uomo è attirato qua e là da queste, sordo alla voce del Sé, incosciente del Sovrano Interno, allora è Desiderio che prevale.
Gli studiosi di Psicologia Esoterica sanno bene quanto spesso un'Anima di Primo Raggio (il Raggio della Volontà e del Potere) si combini con una Personalità di Sesto Raggio, il Raggio del Desiderio, dell'Energia Emotiva e dell'Idealismo. Qui possiamo rintracciare l'eziologia di questo stretto rapporto.
Desiderio è Volontà rivestita di materia astrale, di quella materia che venne combinata dalla Seconda Onda Vitale in aggregati, la cui azione sulla coscienza determina in questa delle sensazioni. Rivestendosi di questa materia, le cui vibrazioni sono accompagnate da sensazioni nella coscienza, la Volontà si trasforma in Desiderio. La sua natura essenziale di agire da forza motrice, rivestita di materia che produce sensazioni, risponde con impellente energia; e quest'energia, che si sveglia ed agisce per mezzo della materia astrale, è Desiderio.
Come la Volontà è la forza motrice per la natura superiore, così il Desiderio lo è per quella inferiore. Quando questa forza è debole, tutta la natura è debole nel reagire sul mondo. La forza effettiva di un carattere è indicata dalla forza della sua Volontà o del suo Desiderio, secondo il grado di evoluzione. Sta racchiusa una verità nel detto popolare "quanto più grande è il peccatore tanto più grande è il santo". Un individuo mediocre non può essere né molto buono né molto cattivo; egli non è capace né di grandi virtù né di grandi vizi. La forza della natura del Desiderio in un uomo ne indica la capacità di progresso, la forza con cui egli può spingersi sul sentiero dell'evoluzione.
Anatomia Esoterica - Douglas Baker

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