The Earth's Heart

CURRENT MOON

venerdì 14 ottobre 2011

L' AMORE IN ASTRALE


Abbiamo già avuto spesso, nell' Iniziazione, l' occasione di studiare il piano astrale sotto qualcuno dei suoi aspetti; vorremmo oggi descrivere nel modo migliore le condizioni d' esistenza intellettuale in questo mondo dove dobbiamo dimorare dopo la nostra morte. Tralasciando le sofferenze della nascita a quel piano astrale che noi chiamiamo la morte nel nostro linguaggio terreno, trascriveremo le impressioni di un essere umano intelligente e di buona spiritualità, giunto alla nuova esistenza in queste condizioni, sconosciute dalla maggioranza degli esseri incarnati, e cercheremo di conoscere i diversi modi della sua attività, tra gli altri l' evoluzione di un amore in questo stato.
Per raggiungere questo scopo, risolveremo subito alcuni quesiti (che tratteremo per questa volta molto superficialmente):

1° Un' idea generale dei sensi che l' essere astrale può possedere;

2° Un' idea generale del mezzo nel quale questo essere agisce;

3° Uno studio particolare del modo della sua attività psichica e per conseguenza della sua concezione dell' amore.

Quando un esploratore ritorna, dopo una pericolosa traversata, da un paese fino allora sconosciuto, non mancano dei buoni borghesi, il cui ideale fu sempre racchiuso tra la cassaforte ed il baldacchino del letto, che sorridono con lieve aria incredula di ciò che essi chiamano << le buone frottole del viaggiatore >>. Accade spesso la stessa cosa per questi studi sull' astrale. Coloro che non hanno mai lasciato l' orizzonte terrestre faticano ad immaginare ciò che non sia un cielo grigio su dei mucchi di pietre e sono condotti a considerare le affermazioni degli << illuminati >>, di << coloro che hanno visto la vera luce >> come entusiastiche esagerazioni di immaginosi viaggiatori.
Che importa! Considerate ciò come leggenda se questo vi fa piacere. Il mio dovere è di evocare delle idee, e mi sforzerò di assolvere il mio compito nel modo migliore:
Ascoltate ora le prime rivelazioni dell' << Essere astrale >>.

Fanciullo del sogno, io ti ritrovo finalmente e mi affretto di descriverti come meglio posso le mie nuove impressioni. Quale trasformazione si è operata nel mio essere! Quando altra volta ebbi la felicità di comunicare con un' anima incarnata, dovetti prima perdere nel turbine astrale le particelle di materia che s' era inevitabilmente a  me attaccata. Da ciò ebbi una sofferenza che sopportai coraggiosamente, come sopporterò quella che mi apporterà la mia nuova conversazione; poiché il sacrificio è legge divina in tutti i mondi e l' amore mi ha insegnato a cercare il sacrificio.
Ho amato, e l' anima sorella che si è sacrificata per me mi ha permesso di afferrare nuovamente i grandi misteri che mi sforzerò di rivelare. La mia evoluzione era lenta e la mia luce era sempre poco intensa quando vidi apparire dinanzi a me un essere il cui chiarore raggiante e puro mi riempì di timore e d' ammirazione. Un sentimento sconosciuto si desta allora in me ed io proietto verso questo essere un raggio carico d' ardenti desideri; ma i miei sforzi sono vani, ed una volontà molto dolce ma più forte della mia s' oppone alla mia azione. Poi improvvisamente la visione meravigliosa sparisce ed io sento: << Sappi meritare l' amore dell' anima sorella >>.
L' amore, idea nuova per me in questo mondo, potrò io mai meritarlo? E nell' impossibilità di rivedere l' essere strano la cui dolce volontà paralizzava tutti i miei sforzi, evoco alla luce l' immagine del mio desiderio e del mio dolore. E dinanzi a me turbina una parte della mia luce, e questa luce prende forma, ed io vedo nascere una creatura meravigliosa che contemplo con ammirazione: << O mia idea, o mio fanciullo, quale potenza è la mia che mi permette di crearti così bella. Ma l' Oscuro Destino taglierà il filo dei tuoi giorni da questa sera e forse mai l' amore ritornerà a permettermi di concepirti così radiosamente splendente, tu mia idea, tu il fanciullo più bello dei miei sogni. Va verso di LEI, cerca la sua luce e portale le mie sofferenze e tutte le mie speranze >>. La mia idea vivente sparisce subito, ed io penso a quella che deve, se ne sono degno, rivelarmi i misteri dell' amore divinizzato. Una armonia molto dolce sale verso di me, ecco la SUA luce PROPRIA racchiudente coi suoi fuochi splendenti la mia creatura che avanza verso di me. Poi la SUA voce: << che la mia luce si fonda nella tua per immortalare la tua bella idea, o mio amore, o povero essere abbandonato >>. Essa comparve e la natura s' illuminò dei lampi della nostra gioia! Allora seppi che l' amore d' una donna rende immortali le idee viventi create dai nostri desideri e dalla nostra volontà.
E quando, in un lampo di fede, un' anima della terra, artista, sapiente o poeta amante coi suoi desideri il nostro mondo, quando passando attraverso i turbini dell' Oceano astrale, il suo richiamo e la sua preghiera salgono fino a noi, è un' idea vivente, figlia del nostro amore che va ad illuminare il genio dell' uomo terrestre e che diviene l' IDEALE ch' egli deve realizzare sulla Terra nemica e perfida.
Questo è il grande mistero della nascita del genio dovuto al nostro amore. Rivela, fanciullo del nostro sogno, le mie parole ai tuoi fratelli; prega, lavora, spera e presto ritornerò, poiché ora vado ad epurarmi colla sofferenza. Addio.

Queste sono le parole dell' Essere astrale. Storia o leggenda, realtà o sogno, io le dedico agli artisti ed a coloro che sanno.
Insomma, coloro che noi diciamo morti sono intimamente legati alla vita, e la loro azione si  manifesta in modo continuo. Ecco perché i Cinesi decorano un antenato quando un incarnato fa una grande opera sociale, ed ecco perché, in Cina, la vita dei morti è intimamente legata, nelle azioni d' ogni giorno, alla vita dei viventi, da una parte, ed alla terra generatrice, dall' altra. Possiamo dire, parafrasando un bel pensiero di Swedenborg, che: << Il cielo è dove si è messo il proprio cuore >> 
che indica come l' origine della felicità nel piano divino è sempre sentimentale, secondo l' espressione terrestre. Tutto ciò che è stato acquisito durante un' esistenza, resta acquisito, e la natura è troppo avara delle sue evoluzioni per far perdere ad una intelligenza il beneficio dei lavori che questa ha compiuto sulla terra o delle prove che essa ha subito.
Ritorneremo più tardi sulla necessità delle prove terrestri; restiamo, per il momento, a questo stato dello spirito che, ravvolto nella sua carne luminosa, riprende possesso del mondo che aveva abbandonato. Vi sono molti casi, checché se ne dica, in cui degli esseri morti sono ritornati sulla terra dopo aver passate quelle che in Egitto erano chiamate le << porte della morte >>, in egiziano: Ro, che era pure il nome della fave con macchie  nere, da ciò l' orrore degli Egiziani e dei Pitagorici per queste fave che erano il simbolo delle porte della morte e dei misteri di Proserpina.
L' iniziato era sdoppiato ed andava scientemente a traversare queste porte della morte.
Ritornava ed era così sicuro dell' esistenza al di là della tomba com' era sicuro dell' esistenza del sole e della luna. Per questo prendeva il titolo di << scriba delle due vite >>, di << due volte nato >> (Dwidja, in sanscrito) e di battezzato.

Da Magia e Reincarnazione 1912 - di Papus [Gérard Encausse]

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